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Il calcetto è la disciplina più a rischio infortuni
Aggiornato il: 8 nov 2019
Andare a giocare a calcetto è un’abitudine che molti ragazzi e uomini hanno sin dall'età più giovani, 13-14 anni fino a quelle più avanzate. Ma giocare a calcetto (o calciotto, se il gioco è a 8) fa sempre bene?

Quali sono i vantaggi del calcetto?
Come qualsiasi sport, anche il calcetto apporta ottimi giovamenti allo stato di salute di chi lo pratica. Vediamo i 3 vantaggi principali:
1) Benessere psicologico: in compagnia degli amici si sta sempre bene e un cervello che si nutre di emozioni rilassanti e piacevoli, come quelle scaturite da una amichevole partita di calcio, non può che stare meglio nell’immediato.
2) Migliora la circolazione: il sangue riesce a nutrire ed ossigenare i tessuti più periferici e gli organi interni come il fegato o il cervello che hanno bisogno di ossigeno e sostanze per poter funzionare nel migliore dei modi.
3) Mantiene elastiche le articolazioni più a lungo: la muscolatura si mantiene ben sviluppata e tendini e legamenti rallentano il loro naturale processo di invecchiamento.
Perché allora c’è chi mette in guardia dalle domeniche passate al calcetto?

I rischi del calcetto
Come ogni sport anche il calcetto può essere causa di traumi diretti o indiretti.
Probabilmente anche il fatto che, essendo il calcio lo sport più amato e diffuso, non si pongono le adeguate attenzioni nell’approccio all’attività, considerandola più
un passatempo per stare insieme che un vero e proprio momento sportivo.
Queste disattenzioni fanno sì che siano frequenti traumi come distorsioni, strappi muscolari e fratture ossee o ai legamenti. Le fratture sono la conseguenza più dolorosa degli incidenti del calcetto; una brutta caduta può causare la rottura di un osso (in particolare braccia e polsi tesi per attutire un urto) e più spesso si sente parlare di “rottura del crociato”.
Il crociato è un legamento formato da due rami uno anteriore e uno posteriore che tengono strettamente uniti assieme femore e tibia, torsioni eccessive possono sfaldare uno dei rami del legamento al centro o nel punto di inserzione provocando un fortissimo dolore e un lungo periodo di convalescenza. Mentre la frattura ossea necessita solamente di essere ingessata, la rottura di un legamento passa per immobilità, terapia farmacologica anche prolungata, fisioterapia e nei casi più difficili anche intervento chirurgico.
Fortunatamente questi non sono i traumi più comuni. Nella maggior parte dei casi, uomini e ragazzi, tornano zoppicando per uno strappo muscolare o una distorsione. Per quanto anche in questo caso il disturbo può presentarsi a vari livelli di gravità, solitamente un periodo di riposo, dei farmaci antinfiammatori, antidolorifici e della fisioterapia possono risolvere il problema in un periodo di tempo piuttosto limitato.
Come è possibile prevenire i traumi da calcetto?
Ovviamente l’incidente durante la partita può sempre capitare nonostante le attenzioni che si possono porre, ma alcuni accorgimenti possono limitarne la frequenza e rendere così più piacevole il tempo trascorso sul campo. Ecco cosa potete fare:
1) Effettuare sempre un buon riscaldamento prima della partita, almeno 15-20 minuti di stretching possono permettere alle articolazioni di reagire meglio ad eventuali traumi.
2) Non limitarsi a un solo giorno di sport a settimana, perché il corpo in questo modo non riesce ad allenarsi correttamente e ad abituarsi allo sforzo del week end, quindi è bene impegnare almeno un’altra ora durante la settimana per degli esercizi in palestra o a casa oppure per una semplice corsetta leggera.
3) Scegliere campi di gioco col fondo naturale, in quanto terra e erba possono attutire le cadute permettendo lo scivolamento a terra del giocatore, cosa che è invece impedita in un fondo sintetico.
4) Indossare scarpe adeguate.
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